JUAN DE ASTIGARRAGA
"Relitto degli aranci"
Andora (SV)
Durante la Grande Guerra, come tante altre navi da carico, anche il mercantile Juan de Astigarraga faceva la spola nel Mediterraneo, sfidando la sorte ad ogni viaggio a causa dei sommergibili in agguato, per trasportare derrate alimentari che difficilmente potevano muoversi via terra. Il 26\02\1943 un siluro l'affondò di prua davanti Capo Mele ed il suo carico di arance e maiali si riversò in mare per la gioia dei rivieraschi da Andora a Diano marina; la vicenda rimane nella memoria storica del luogo, tanto che ancor oggi il bastimento è identificato come "relitto degli aranci". Per poter garantire la navigazione in quel tratto di mare e per recuperare metallo (necessario all'industria bellica dell'epoca), venne adoperata la dinamite ed ora non restano che abbozzi della struttura portante della chiglia, una cisterna a poppa ed ammassi di detriti sparsi vicino al tubo fognario che passa poco distante.
Talvolta sono presenti leggere correnti in superficie, ma l'assenza di reti e la scarsa profondità rendono papabile la visita a tutti i livelli sub, considerando che in mezz'ora si resta entro i limiti della ricreativa e che non vi è moltissimo da vedere; è quindi facile prevedere il giro in senso antiorario percorrendo il perimetro e facendo attenzione, in caso di scarsa visibilità, ad una interruzione della murata di babordo che potrebbe far perdere l'orientamento nel tragitto che porta alla grossa cisterna di poppa.
Dati
tecnici:
tipo
mercantile
profondità min -28mt
max -22mt
fondo
fango
difficoltà minima
corrente rara
ingresso su ancora
gps
43°56’44N 08°09’58E
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