La mia storia subacquea inizia circa 500 milioni di anni fa, quando gli oceani hanno iniziato a popolarsi io c'ero. Il mio primo errore lo feci circa 200 milioni di anni dopo, quando decisi di andare in ferie sulla terraferma e li rimasi fino all'età di 15 anni, quando, a più riprese, cercai di tornare alle origini. Da allora un susseguirsi costante di tentativi mi vedono impegnato; attualmente mi pregio di essere diventato un portabombole professionista, svolgo immersioni ovunque ci sia dell'umido e mi diletto nel cercare di capire cosa diavolo fotografo durante i miei tour.
Ringraziando il fatto che non posso vivere di rendita e perciò lavoro troppo e per troppe ore al giorno, spesso le mie immersioni si svolgono di notte in Liguria e di questo non posso che essere felicissimo! Imparare il mar Mediterraneo è riconoscerne gli abitanti, i limiti, le bellezze, terminare ogni immersione con un espressione di felicità: WOW!!
A volte capita che la fortuna si annidi in aspetti negativi, io ad esempio pecco di quella patologia che viene definita "assenza di memoria a breve, medio e lungo termine" (in pratica ho dovuto tatuarmi la carta d'identità sulla coscia per ricordare chi sono la mattina), questo mi ha obbligato a cercare un surrogato ai ricordi: LA FOTOGRAFIA. E grazie ad essa, rubo al mare le prede che stuzzicano la mia curiosità, con buona pace degli animali che friggo alla luce del flash.
Sono stato molto fortunato anche per il fatto che ho sempre incontrato persone che in un modo o nell'altro, mi hanno insegnato qualcosa: dalle prime esperienze in apnea con lo zio più pazzo del mondo alle prime immersioni con Paolo e Marco, la prima notturna in Francia, la fotografia digitale con illuminatori mooolto artigianali e poi i ghiacci, i relitti, le grotte, i laghi, le pozze, gli sputi e sempre ho imparato qualcosa.
Ho imparato che non ci si deve immergere con il tostapane acceso sottobraccio, che è meglio lasciare a casa il gatto, che il compagno d'immersione bisogna riportarlo a casa, che l'acqua a 2°C è fredda, che non bisogna cercare di fotografare le tonsille al Carcharodon perchè non le ha, che l'aria nella bombola del compagno è spesso più rarefatta e dura meno, che tentare di rianimare un canotto con la RCP (respirazione cardio polmonare) è lungo e laborioso, che la mia compagna è un angelo anche se mi fa firmare sempre un foglio bianco prima dei miei tuffi (a Lei un grazie anche perchè gran parte della mia attrezzatura è frutto dei suoi regali), che non bisogna lasciare la maschera in macchina, che in giro c'è gente strana e che pare debba per forza conoscerla tutta io.
Per il futuro ho grandi progetti: imparare a respirare dalle branchie, invadere l'Egitto, fare il corso di "padelling" di Ferdinando, tornare da ogni immersione, magari felice come sempre ed ansioso di scaricare le foto e dover cercare informazioni sul cavolo che ho visto.
Da questa pagina si può accedere alla sezione SUBDOKU: divisa in due sottosezioni, vi si trovano documenti più o meno seri che comunque merita visionare. La parte seria è:
IPSE DIXIT: In questa sezione mi riprometto di inserire le recensioni, gli articoli, i documenti, le testimonianze di coloro che hanno o hanno avuto qualcosa da dire a proposito di ciò che riguarda il mondo sommerso che conosco.
FANTADIDATTICHE: E' la parte meno seria, la riprova che non sono il solo a vivere in un mondo parallelo e che anche chi legge probabilmente non è sobrio.
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