POSAMINE "PELAGOSA"

STURLA (GE)

La nave, della classe "Fasana" era dedicata alla posa di torpedini atte allo sbarramento per i sottomarini nemici dell'asse e venne affondata proprio dal fuoco d'artiglieria di una batteria costiera tedesca, il giorno in cui l'Italia si arrese alle forze alleate.

Si presenta capovolta e spezzata in tre, priva di prua e con un bigo di carico lontano una decina di metri a babordo del relitto dentro il quale sonnecchia un grosso grongo; ai lati una quantità enorme di detriti e lamiere offrono riparo a murene, corvine e cernie; a tribordo una serie di anguste aperture permettono una penetrazione limitata mentre ciò che resta della prua è riconoscibile solo da una cubia e dalla catena dell'ancora sepolta dalla sabbia sotto essa. La risalita sul pedagno permette un ultima occhiata al timone ed agli assi ormai privi delle eliche, asportate entrambe assieme al cannone di prora.

 

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Dati tecnici:

tipo             mezzo posamine
profondità   min -35mt
                  max -38mt
fondo         sabbia
difficoltà     media
corrente     scarsa
ingresso     su pedagno
gps            

 

 

 

relitti

 

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