RE FARUK

VELIERO DA CARICO RE FARUK

VADO LIGURE (SV)

Conosciuto anche col nome dell'armatore "Perotta", di questo cutter francese a 3 alberi affondato nel 1955 rimane da visitare la parte prodiera adagiata sul fianco di sinistra, oramai privata delle parti lignee, il che permette la penetrazione agevole e scorci fotografici interessanti. Pare che l'affondamento possa essere ricondotto ad una frode assicurativa sfociata a suo tempo in azione legale, per la quale il Perotta ricevette risarcimento per la perdita di un ingente carico di rame del quale però non è stata trovata mai traccia.

L'elevata profondità, la presenza di correnti e alcune reti, limitano l'immersione ai soli subacquei in possesso di requisiti ed esperienza adeguati, è opportuno quantomeno l'utilizzo di miscele ternarie normossiche con fasi decompressive iperossiche e la scrupolosa attuazione di quanto pianificato.

Scendendo velocemente sulla cima dopo aver eseguito i controlli di rito, si giunge sulla verticale del relitto che già a -45mt si materializza offrendo una visione d'insieme interessante: gli alberi sono piegati alla base verso poppavia la quale si perde indefinita essendosi disintegrata nell'affondamento; le strutture sono irriconoscibili, erose dal tempo e dal mare, rimangono i fasciami di prua l'ancora di dritta ed i longheroni delle stive avvolti dalle onnipresenti castagnole che ne confondono i contorni, tanto sono numerose. A prua resta la base dell'albero di bompresso, mentre la murata di dritta è collassata esponendo le ordinate metalliche; sul ponte di coperta alcune assi di legno resistono ancora da più di mezzo secolo, ma le fotografie sono ostacolate dalla presenza costante di nugoli di anthias che a tratti nascondono completamente le strutture del relitto.

Le decompressioni si effettuano "in libera" o con l'ausilio del pedagno personale.