MERCANTILE GENOVA

PARAGGI (GE)

 

Costruito all’inizio del suo secolo, il Genova era un mercantile di grande stazza con quattro capienti stive, il castello centrale un solo grosso fumaiolo e la prua ampia con tagliamare verticale; in navigazione verso La spezia con un carico di armi ed obici, venne silurato nel corso della 1° guerra mondiale (luglio del 1917) da un sommergibile austriaco ed affondò dopo una agonia di 8 ore davanti al castello di Portofino, senza che si provvedesse a rimorchiarlo nel vicino porto di S.Margherita per recuperare il prezioso carico; la nave inabissatasi si spostò su un fondale di –60mt scivolando mezzo miglio più al largo e li venne finalmente svolta l’opera di bonifica e recupero dell’arsenale bellico al prezzo (pare) della vita di un palombaro della ditta incaricata. Il Genova è ancora li, da quasi un secolo, in assetto di navigazione, adagiato su un letto di fango che si solleva al minimo movimento, avvolto da una miriade di lenze e reti che rendono pericolosa l’immersione di per se già impegnativa per l’elevata profondità; le dimensioni della nave richiedono più di una immersione per visitarla tutta e per godere appieno del suo fascino. La discesa al centro della nave, dove troneggia ciò che resta del fumaiolo, permette di scegliere il percorso: verso prora si distinguono la zona degli alloggi, le stive, due piccoli locali di servizio ai lati del piano di coperta sotto il castello di prua, ove si trovano alcune bitte ed un argano ed infine il caratteristico tagliamare dritto che scende sino a –61mt, sul lato di babordo, poco oltre l’occhio di cubia orfano dell’ancora recuperata, lo squarcio del siluro non lascia dubbi sulla causa dell’affondamento ; verso poppavia lo scenario è simile coi due alberi dei bighi di carico che svettano vicino alle due stive e il castello di poppa soprelevato dal piano di coperta con una piccola stiva nel mezzo, gli organi di movimento del timone sono a vista e percorrono un lungo tratto della nave; sporgendosi dalla balaustra e spingendosi leggermente all’esterno, in condizioni di buona visibilità, la vista della poppa è eccezionale ed inviterebbe alla visita di elica e timone semi insabbiati non fosse per le reti e la onnipresente nebbia di limo sollevata dal fondo che rendono sconsigliabile il tragitto.
Il ritorno in superficie sarà necessariamente cadenzato da tappe decompressive e soste che solo un adeguato addestramento possono offrire.
 

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rel. Genova - oblò

Dati tecnici:
 
tipo                bastimento mercantile
profondità      min -45mt
                     max -61mt
fondo             fango
difficoltà        molto impegnativa
corrente        media
ingresso        su ancora
gps               44°18′30″N 09°13′32″E

 

 

relitti

 

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