VARIGOTTI - MALPASSO (SV)

 

 

Subito prima della galleria sulla statale Aurelia che immette nel paese di Varigotti, nascosta fra le casette che si affacciano sulla spiaggia (abusi edilizi del passato), fa capolino la spiaggetta di Malpasso, ridossata ad un piccolo golfo delimitato da rocce a picco su un fondale di pochi metri.

E’ questo un buon posto per impratichirsi nell’esecuzione di immersioni in notturna per i neofiti, visto che l’insenatura protegge dalle correnti, il fondale non oltrepassa la profondità di –8mt, l’illuminazione di riferimento a terra è costante  e le reti, quando presenti, sono distanti e ben segnalate; le lenze dei pescatori da riva (spesso presenti) non infastidiscono affatto essendo normalmente lanciate verso levante.

Si scende sulla spiaggia di sabbia superando un gruppo di scogli e si punta la bussola in direzione della punta degli scogli sul capo opposto, quindi (dopo aver preso gli opportuni riferimenti a terra) si scende e si  pinneggia in quella direzione osservando i saraghi e le triglie che rovistano la sabbia, qui seppie e granchi sono da scovare perché infossati, presto la sabbia lascerà il posto a pietre ricoperte da alghe Padina Pavonica ed anemoni e cerianti saranno dimora di piccolissimi gamberetti e vivacissimi avannotti di castagnola; presto si arriverà alla piccola parete formata dallo scoglio a picco che delimita il golfo e qui sarà piacevole scrutare ogni anfratto alla scoperta di spugne, briozoi, crostacei e nudibranchi. Sul fondo, accoccolato ad uno spirografo, è stanziale un maschio di ippocampo che solerte si lascia ammirare.

Si prosegue l’esplorazione tenendo la parete sulla destra e si giunge ad un ammasso di grosse rocce ove la parete va a perdersi: è questo il punto estremo dello scoglio e da qui inizia l’esposizione alle correnti; è quindi utile allontanarsi dalle rocce per evitare di essere sbattuti contro esse dal moto ondoso senza lasciarsi tentare dal desiderio di esplorare quegli anfratti ed iniziando piuttosto il rientro seguendo il tragitto a ritroso.

Tornando è comune l’incontro con cefalopodi quali polpi e calamari, richiamati dalla luce delle torce; L’immersione è facile e poco faticosa, propedeutica alle future notturne ed alle immersioni didattiche per fotografia vista la tranquillità d’esecuzione.

 

Dati tecnici:

 

tipo               pianoro - parete

profondità      min 0mt

                    max -6mt

fondo            prateria, sabbia, pietre, rocce

difficoltà        molto facile

corrente         solo all’estremità del capo

ingresso        da riva

gps               44°11'2.60"N - 8°24'23.72"E

 

 

 

G.P.S.

 


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